Piero Comandini a Radio X: «Primarie a Cagliari? Non escludo nulla, ma per le comunali c’è il doppio turno»

«Siamo in attesa dei risultati ufficiali e definitivi da parte dei tribunali, ma posso rassicurare tutti gli elettori sul fatto che il risultato è acquisito e Alessandra Todde è la presidente della Regione. È stato come il pareggio del Cagliari col Napoli: sono quei risultati che arrivano all’ultimo minuto e che ti fanno apprezzare di più il calcio, e anche la politica. Lì capisci che puoi vincere per un voto, per 5, 10 voti. La nostra è stata una vittoria per nulla scontata: partivamo molto indietro, la lacerazione all’interno del centrosinistra è stata per settimane un forte elemento di discussione. Ma il sistema elettorale pone l’elettore, giustamente, davanti a una scelta chiara: o da una parte o dall’altra, senza terze vie.» Il segretario del PD sardo Piero Comandini è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per un’analisi sul voto in Sardegna e per fare il punto della situazione sulle prossime elezioni amministrative: «Ogni elezione è una storia a sé: la cosa importante, così come fatto per le Regionali è di trovare il candidato o la candidata giusta per Cagliari, Sassari ed Alghero e il progetto politico per lo sviluppo di una città. Un progetto che passa attraverso un Campo Largo e una condivisione. L’elettore cerca innanzitutto la validità del candidato e l’unità della propria coalizione.»

Soprattutto nelle elezioni amministrative, dove si affidano le chiavi della propria città e la fiducia nella persona diventa fondamentale: «Oggi, soprattutto dopo che, purtroppo, i partiti sono spariti, la figura della persona è fondamentale, per credibilità, per etica e capacità di affrontare i problemi.» Primarie sì o primarie no? «Non escludo nulla. Se i partiti che si siederanno attorno a un tavolo saranno capaci di convergere su una figura si potrà usare lo stesso metodo usato per Alessandra Todde. Se non fosse possibile e se i partiti riterranno che sia un metodo giusto, si faranno le primarie. Ricordo sempre, a me per primo, che il sistema elettorale delle comunali è diverso, c’è un doppio turno: al primo turno si affrontano le proposte politiche e al secondo ci si mette insieme. Il metodo di selezione delle candidature insomma non sarà elemento di divisione all’interno del nostro campo.»

Si potrà fare qualcosa contro le ultime delibere milionarie della Giunta Solinas? «Ognuno ha il suo stile per farsi ricordare. Credo che quello che ha fatto il presidente uscente non lascerà un buon ricordo e non è un buon metodo democratico per concludere una legislatura. Noi faremo tutto il possibile che le leggi e i regolamenti permettono di fare: valuteremo atto per atto e in merito a questa valutazione prenderemo sicuramente in considerazione tutte le possibilità, anche in autotutela, di impugnare alcune delibere.»

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