Privatizzazione aeroporti sardi – Fausto Mura, Federalberghi: «Pericoloso cederli a un fondo speculativo straniero, la Regione intervenga»

«Per strutturare un sistema aeroportuale o una collaborazione tra aeroporti non c’è bisogno di vendere il più grosso scalo della Sardegna a un fondo speculativo straniero. Cagliari è un unicum in tutta Italia, perché la popolazione del sud Sardegna ha una sola porta di ingresso e di uscita dall’isola, che è l’aeroporto. Il traffico marittimo è risibile, solo il 7% del totale dell’isola ed è tutto al nord, dove abbiamo due aeroporti e tre porti. Il diritto alla mobilità, che è un diritto costituzionale europeo, non può passare attraverso un cancello di un privato che il lucro come unico scopo. È troppo pericoloso, oltre che ingiusto.»

Fausto Mura, presidente di Federalberghi sud Sardegna è intervenuto ai microfoni di Extralive per raccontare le motivazioni che nelle ultime ore hanno portato alla pubblicazione di un comunicato congiunto con il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti, per affermare con forza la contrarietà alla privatizzazione degli aeroporti sardi: «Evidentemente qualcuno guadagnerebbe con questa operazione, ma non i cittadini della Sardegna o le imprese del sud Sardegna. Ricordiamoci che quando c’è stato il lockdown, l’unico aeroporto a rimanere aperto è stato Cagliari, e l’unica compagnia a volare era Alitalia, altrimenti gli abitanti della Sardegna sarebbero stati prigionieri all’interno dell’isola. Sono davvero pochi i politici che si stanno occupando di questa vicenda: facciamo appello a tutti loro, chiedendo che prendano una posizione e che la giustifichino. Se c’è una cosa che è incredibile oggi è il silenzio della politica. Questo è un problema che riguarda tutte le imprese e i cittadini del sud Sardegna: auspichiamo che la Regione Sardegna, ma anche il Comune di Cagliari prendano in mano la situazione e intervengano anche acquistando le azioni della SOGAER SPA per impedire questo regalo. Questa è un’operazione oscura ed è necessario che diventi trasparente.»

Mura si è poi soffermato sullo stato di salute dei conti dello scalo cagliaritano: «L’aeroporto di Cagliari prima della pandemia era quello che cresceva di più prima della pandemia e, economicamente ha una solidità incredibile. Negli ultimi 10 anni ha fatto una media di utili netti di 2 milioni all’anno e ha una capitalizzazione di oltre 30 milioni di euro. Una solidità e una redditività incredibili: non c’è nessun motivo economico per privatizzarlo. Niente impediva e impedisce anche oggi di coordinare gli aeroporti sardi: ma coordinarli non significa regalarli a un fondo internazionale. Non si tratterebbe nemmeno di vendita, ma uno scambio di pacchetti azionari, in cui quelli di Cagliari rappresenterebbero l’aeroporto, che verrebbero scambiati con pacchetti che rappresentano aumenti di capitale di altre società. La Camera di Commercio di Cagliari ha però come scopo lo sviluppo del sud Sardegna, di Cagliari e di Oristano, non la detenzione di pacchetti azionari di un fondo speculativo internazionale. Che razza di scopo è questo?»

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