“Radici al futuro”: Monumenti Aperti compie 23 anni!

Si parte dal 27 e 28 aprile con i comuni di Bauladu, Bosa, Tula e Uta; l’appuntamento cagliaritano, nell’edizione 2019 sarà invece nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 maggio. Oltre 800 i monumenti visitabili, 62 comuni, e 23.000 volontari coinvolti in tutta l’isola, con tante novità tra cui la Chiesa di San Lorenzo di Porto Rotondo, il villaggio minerario de L’Argentiera, (Sassari), la casa natale di Antonio Gramsci ad Ales: “Radici al futuro” è il tema della 23esima edizione di Monumenti Aperti, rassegna attesissima in Sardegna ma che da qualche anno ha varcato i confini del mare e continua la sua “gemmazione” sul territorio nazionale con la Lombardia, (dove in via sperimentale, si terranno edizioni di Monumenti Aperti a Milano, Como e Cantù), che si aggiunge all’Emilia Romagna, partner dal 2017 con i comuni di Ferrara e Copparo e alla Puglia, che dopo il debutto dello scorso anno a Bitonto, aprirà la rassegna a sei comuni (Bitonto, Grumo Appula, Giovinazzo, Terlizzi, Modugno e Palo del Colle).

Ne abbiamo parlato all’interno di extralive con il presidente di Imago Mundi Fabrizio Frongia, con Giancarlo Zedda e Massimiliano Messina e con Silvio Vacca, rappresentante dell’associazione Vitale Giordano di Bitonto, in Puglia e Marco Sgarbi dell’associazione FerraraOff che quest’anno ospita la sua terza edizione di Monumenti Aperti.

info / monumentiaperti.com

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