Il problema del traffico in via Roma e del ruolo sociale del fronte mare, le nuove esigenze di mobilità e il rischio lungo stop ai lavori in caso di ritrovamenti archeologicamente rilevanti: Gianluigi Tiddia, ingegnere trasportista, esperto di comunicazione in rete e “twitstar” con lo pseudonimo di @insopportabile è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per ripercorrere la storia del “tunnel” di via Roma e analizzare le possibili criticità del progetto di riqualificazione in corso nella principale arteria cittadina: «Il tema è avvicinare la città al mare. Negli ultimi 50 anni si è sempre privilegiato il traffico veicolare a quello pedonale. Al di là della indubbia professionalità di Boeri, non condivido però la scelta di realizzare una barriera verde davanti al porticato di via Roma. Una delle immagini più spettacolari di Cagliari, avvicinandosi dal mare, è l’immagine dei portici e di una città che si arrampica verso Castello. Amo l’architettura e l’innovazione, ma qua vedo poco coraggio. Vedo un progetto copia-incolla, un bosco verticale spalmato in un bosco orizzontale. Un progetto “modaiolo”. Ricordiamo però che il tunnel non rientra nel progetto di Boeri: sul lato porto l’idea è di fare uno scavo a trincea, un sottopasso aperto con il traffico a vista. Una soluzione ibrida che presenta anche diversi problemi di sicurezza…»
info / insopportabile.com
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