Teatro Senza Quartiere – Stefano Ledda a Extralive: «Ascoltiamo i ragazzi per costruire un punto di riferimento sociale e crescere insieme attraverso la cultura teatrale»

Stefano Ledda negli studi di Radio X

«Eravamo molto preoccupati quando per quasi due anni siamo dovuti stare fermi. Ma dopo il Covid siamo ripartiti con grande entusiasmo sia con gli spettacoli per il pubblico adulto che con la stagione del teatro ragazzi che ha avuto un ottimo riscontro la scorsa estate. Il progetto sta crescendo, cercheremo un’interazione maggiore anche con le fasce d’età più problematiche, con laboratori per ragazzi tra i 14 e i 18 anni.» Non solo un luogo di spettacoli ma anche un’importante realtà che negli anni è diventata un punto di riferimento per il quartiere, lavorando dal 2009 nel cuore di Is Mirrionis con festival e rassegne ma anche con progetti di intervento sociale e laboratori rivolti a promuovere la socialità e la diffusione della cultura teatrale. A Extralive abbiamo fatto quattro chiacchiere con Stefano Ledda, direttore artistico del Teatro Del Segno, in questi giorni impegnato con l’edizione 2022 della rassegna “Teatro Senza Quartiere” che mira a restituire le arti alla loro dimensione popolare e che andrà avanti sino al 10 dicembre: «Questo sabato ospitiamo Fabrizio Coniglio con uno spettacolo molto interessante tratto da 250 lettere che ragazzi e genitori gli hanno scritto durante il lockdown, per offrire spaccato su ciò che è capitato ai ragazzi durante quel periodo. Quei due anni passati reclusi per un 14enne sono una parte grandissima della loro vita, una parte che non tornerà. Su questa scia abbiamo fatto partire un progetto che si chiama “Il teatro parla con la scuola” dove cercheremo di relazionarci con i ragazzi chiedendogli di ragionare e di pensare a quali potrebbero essere le soluzioni o delle idee che possano attenuare la ferocia con cui sia il post-lockdown che il gioco d’azzardo stanno colpendo la nostra società. […] L’anno prossimo partiremo con un’iniziativa che si chiama “Oggi suono al TsE”: l’idea è quella di aprire il teatro ai gruppi che vogliano esibirsi e mostrare i propri lavori. Noi gli daremo una mano a mettere sul palco il loro concerto e cercheremo di far sì che questo appuntamento diventi una piccola galleria di quello che sta accadendo qui nel quartiere e perché no, in tutta la città.»

info / teatrodelsegno.com

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