Turismo extra-alberghiero e destagionalizzazione, Maurizio Battelli: «La Sardegna? Un buon motore, ma senza collegamenti aerei è come una macchina col limitatore»

«D’estate il brand Sardegna funziona da solo, ma quando si cambia stagione è necessario avere degli altri attrattori: oltre a visitare le città serve un’offerta culturale, degli spettacoli, esperienze che consentano di vivere quei 3-4 giorni in maniera piena.»

A Extralive mattina, con Sergio Benoni e Giovanni Follesa siamo tornati a parlare del comparto turistico della Sardegna con Maurizio Battelli, presidente dell’associazione EXTRA, che da alcuni anni organizza a Cagliari il più importante evento italiano dedicato all’ospitalità extra-alberghiera: «Oggi, soprattutto per ciò che riguarda il sud della Sardegna, siamo a metà strada: è come avere un buon motore col limitatore, e il limitatore è la gestione del sistema dei trasporti e dei voli. L’offerta di ospitalità extra-alberghiera, che nel sud Sardegna arriva a circa 41.000 posti letto, è un’offerta sempre attiva, che quindi anche nei mesi successivi a ottobre garantirebbe ospitalità anche quando chiudono gli alberghi. Nella contrattazione con i vettori è necessario innanzitutto far vedere dei numeri, per riuscire a combattere quella mentalità che vede la Sardegna come una località estiva, e poi potrebbe essere utile finanziare l’arrivo di voli da nuove località per dimostrare che la destinazione è appetibile anche in altri periodi. […] A Cagliari si sta creando un’importante rete di fornitori di servizi, dal trekking, al diving alle escursioni in barca o a cavallo. Realtà che si conoscono tra loro e che collaborano: in città manca però una segnaletica fatta bene. Spesso non è chiaro come arrivare ai siti, o cosa ci sia nelle vicinanze…»

info / Associazione Extra

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