“Vi racconto la nostra Cagliari del futuro” – Francesca Ghirra a Extralive mattina!

Per otto anni nella giunta guidata da Massimo Zedda, prima come presidente della commissione Cultura e poi, nel secondo mandato, come assessore all’urbanistica. Nel 2016 è stata la più votata tra i candidati alle comunali: Francesca Ghirra dopo aver vinto le primarie è oggi la candidata alla carica di sindaco del centrosinistra. A Extralive mattina, ospite di Sergio Benoni, ci ha raccontato in una lunga chiacchierata le sue idee e i programmi della coalizione per la Cagliari del futuro, tra nuove idee e progetti che saranno ultimati nei prossimi anni.

Tanti i temi caldi trattati, a partire dalle pedonalizzazioni e la riqualificazione del centro sino a quella del quartiere Sant’Elia, con la riqualificazione del borgo vecchio, il lungomare e con la progettazione del porto per la piccola pesca e il nuovo stadio, al quartiere Sant’Avendrace, per cui grazie al bando periferie arriveranno 18 milioni di euro che saranno destinati a un grande intervento di riqualificazione con la zona di San Paolo che diventerà un grande parco urbano e sportivo, con l’area di via Po dove sono previsti interventi dedicati anche all’housing sociale: “Penso che innanzitutto sia fondamentale rivedere il sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Circa il 25% delle famiglie cagliaritane vive in alloggi di proprietà del Comune e della Regione, realizzate sino agli anni 80, ma che di fatto sino al nostro arrivo non hanno mai avuto una manutenzione e a cui serve restituire qualità. […] Abbiamo poi un patrimonio non più utilizzato che può essere rifunzionalizzato a fini abitativi, sia nel centro storico che nel resto dell’area metropolitana. – Spazio anche per l’ex carcere di Buoncammino: “in una struttura storica, vincolata, pensare di fare un albergo a 5 stelle è complicato, uno studentato potrebbe essere una destinazione interessante da affiancare con attività ricreative e turistiche. Un polo così grande non può avere un’unica funzione. – L’ex liceo artistico di Via San Giuseppe a Castello potrebbe diventare un luogo di servizio per la città, un centro per l’alta formazione artistica o dove poter insediare una sede staccata dell’Accademia, caratterizzando Cagliari su alcune discipline che a Sassari non vengono insegnate…[…]”. E ancora: “Sul San Giovanni di Dio abbiamo fatto insieme al comitato di quartiere una battaglia perché lì rimanesse un presidio socio-sanitario e credo che quella debba essere la sua destinazione.”Servitù militari: “per la caserma Ederle noi avevamo ipotizzato l’insediamento della cittadella olimpica, penso che sia un luogo straordinario dove coniugare l’attrazione turistica con diversi aspetti che caratterizzano la città come quello sportivo e naturalistico, come abbiamo visto con la Sella del Diavolo, che oggi grazie alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dei sentieri è tra le mete più amate dai cagliaritani.”

Pedonalizzazioni e parcheggi: “è importante valorizzare il commercio di vicinato e i centri commerciali naturali per fare in modo che le persone siano più attratte dal piacere di frequentare le vie del centro per diverse attività. Serve trovare un equilibrio tra la qualità della vita dei residenti e l’offerta che si vuole dare a chi viene a visitare la nostra città. […]”

Cultura e opportunità per i giovani: “…abbiamo parlato tantissimo in questi giorni del significato di Europa. I nostri giovani si sentono europei più molto più di quanto non fosse per la nostra generazione perché possono liberamente spostarsi nei paesi dell’Unione, formarsi e studiare all’estero. Io vorrei attivare un confronto col mondo delle associazioni giovanili reintroducendo la consulta o istituendo un tavolo permanente di confronto con i mondi che si occupano di giovani e un capitolo di bilancio dedicato ad attività rivolte ai giovani. – Vorrei che i cittadini e i turisti possano essere introdotti in un sistema città che dia un’offerta sia per i beni archeologici, monumentali e i musei, vorrei valorizzare i nostri artisti contemporanei; sappiamo bene che se Cagliari non è la prima a introdurli nel mercato dell’arte, difficilmente hanno possibilità di esporre in altri luoghi. L’idea è quella di creare un sistema città grazie al quale anche grazie a un sistema di bigliettazione e promozione unica dei luoghi della cultura i nostri cittadini possano essere immersi nel tessuto culturale cittadino, con promozioni dedicate ai giovani. […]”

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