RAGGI X :: ANTONELLO OTTONELLO

Antonello Ottonello, cagliaritano, personalità di spicco nel panorama dell’arte contemporanea in Sardegna. Dopo il liceo artistico, si diploma a metà degli anni 70 all’Accademia di Belle Arti di Roma. Le sue prime esperienze si svolgono nel mondo del teatro, come scenografo, costumista e attore della compagnia di Mario Ricci. Non è un caso che gli elementi principali dei suoi esordi artistici siano le stesse tarlatane usate per le scenografie, a riecheggiare sipari, intrise di colori accesi, che, dopo il suo rientro in Sardegna, invadono pacificamente la Galleria Comunale d’Arte di Cagliari.
Fin dagli inizi, le sue opere si contraddistinguono per una poetica materica che evoca la Natura come protagonista assoluta. Partecipa all’Expo di Siviglia, con un lavoro ispirato al mondo minerario, a cui poi dedica la personale “Ingurtosu”.
Ingurtosu, Buggerru, territori che lo affascinano, da cui attinge materiali (carbone, minerali, pietre) e suggestioni (gli edifici dell’archeologia industriale), che si traducono in opere di grande forza espressiva.
Negli anni, la ricerca materica e la sua sensibilità verso il rispetto per l’ambiente lo hanno portato a utilizzare colori naturali, piante, sabbia, polveri, scarti di miniera, la juta, le spine d’acacia horrida. Una sensibilità estrema, quella di Ottonello, che lo ha reso protagonista di molte e importanti mostre: fra le più recenti, quelle al Teatro Lirico di Cagliari, la personale in cui omaggia l’amore per il cinema e per Fellini, e, ultima ma non ultima, “Aspettarsi”, il felice incontro con la scrittrice Milena Agus.

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