Enrico Pau, regista cinematografico, appartiene alla nouvelle vague di cineasti sardi. Nato a Cagliari, laureato in Lettere con una tesi fra Storia dell’Arte e Teatro, insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, docente di “Linguaggi del Teatro” nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’ateneo cagliaritano. E proprio arte e teatro sono stati i suoi primi, grandi, amori. Le tavole del palcoscenico le ha frequentate in lungo e in largo, dalla recitazione, alla regia, all’organizzazione. E’da tempo anche critico teatrale della Nuova Sardegna.
Poi, la passione per il cinema. Nel ‘96 realizza il suo primo cortometraggio La Volpe e l’Ape, in concorso a Clermont Ferrand, prestigioso festival internazionale. Lavora anche come documentarista, realizza opere come “Storie di Pugili”, che ha ispirato il suo film d’esordio, del 2001, “Pesi Leggeri”. Il suo secondo lungometraggio, “Jimmy della Collina”, lo ha tratto, nel 2006, da un romanzo di Massimo Carlotto: pellicola fortunata, ha debuttato al Festival di Locarno e vinto diversi premi.
Storie forti, quelle raccontate da Pau, sullo sfondo una visione inedita di Cagliari, delle sue periferie e dei suoi paesaggi. Con il suo cinema si può parlare di neorealismo made in Sardinia. Attualmente sta lavorando al nuovo film, “L’Accabadora”, che vede protagonista una delle attrici più intense del cinema italiano, Donatella Finocchiaro.
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