Art bonus: nuove opportunità per gli operatori la cultura

“Uno strumento innovativo che ricalca ciò che in altri paesi avviene da diversi anni. Dalla lettura delle norme sembrerebbe che il ruolo dei privati sia solo quello di mecenati. Ma abbiamo anche colto che il privato, se soggetto gestore di strutture o di beni pubblici, può avere anche un ruolo di raccoglitore. Questo è un po’ lo spirito di oggi: fare in modo che gli amministratori pubblici della Sardegna finalmente prendano coscienza di questo strumento e soprattutto lo utilizzino, e per fare in modo che gli operatori culturali che hanno la gestione di beni culturali possano capire come attivarsi direttamente per fare in modo che l’art bonus possa generare risorse anche dal lato del privato”.

Con l’art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i., è stato introdotto un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il cosiddetto Art bonus, che consente a chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura di godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Ma l’art bonus può offrire nuove risorse anche agli operatori della cultura. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi, che questa sera presenterà le opportunità contenute in queste disposizioni negli spazi della Fondazione di Sardegna.

info / artbonus.gov.it

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