Cagliari, cantieri a rilento e progetti bloccati – Francesca Ghirra: «A rischio anche i 200 milioni del PNRR»

Il cantiere di viale Sant'Avendrace

Dai lavori per il nuovo stadio al progetto di riqualificazione del quartiere di Sant’Avendrace, dalle ormai note problematiche legate all’illuminazione pubblica al grande progetto di riconnessione del lungomare cittadino al Poetto: Cagliari è una città in cui oggi i progetti procedono a rilento. Ma quali sono le cause di queste difficoltà che in alcuni casi stanno bloccando interi quartieri? Qual è il ruolo della Regione? Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con Sergio Benoni, Giovanni Follesa e con Francesca Ghirra, consigliera di opposizione al Comune di Cagliari: «Negli anni scorsi sono state fatte delle progettazioni molto consistenti. La giunta Truzzu ha ereditato un parco progetti da oltre 300 milioni di euro, alcuni anche già appaltati, e non si capisce cosa blocchi l’avvio delle opere. Dopo tre anni assurdo parlare di eredità scomode. […] anche il ponticello del padiglione Nervi la dice lunga sulle tempistiche. Certo c’è stato il Covid, c’è stato l’aumento dei prezzi ma ciò non giustifica questa lentezza. […] Gli uffici, che sono gli stessi che c’erano con la giunta Zedda e Floris, sembra che siano abbandonati a loro stessi. Hanno bisogno di essere indirizzati e il cambio di passo è dato dalla politica che interviene nelle scelte e che guida la macchina amministrativa. Si può avere anche una Ferrari ma se non la sai guidare non vai lontano.» Giallo anche sulle opere di riqualificazione del quartiere di Sant’Avendrace, per cui è stato deciso lo stop al senso unico dopo mesi di cantieri aperti: «Il sondaggio che ha decretato la scelta del senso unico è stato abbastanza ridicolo, perché avevano coinvolto solo il quartiere e non ci hanno mai rivelato i numeri reali. Un campione un po’ ristretto per stabilire come determinare la viabilità e una decisione presa senza considerare le problematiche tecniche. Noi avevamo fatto notare da subito che da lì passano tutti gli autobus in ingresso e in uscita dalla città.» Problemi anche con l’iter legato al nuovo stadio del Cagliari Calcio, i cui costi di realizzazione sono cresciuti a dismisura: «Truzzu continua a dire che non ha ereditato niente e che era tutto da rifare. Noi abbiamo lasciato una variante pronta per la realizzazione dello stadio con interventi concordati con il Cagliari Calcio. […] Loro hanno deciso non solo di stravolgere completamente la viabilità, – l’abbattimento di viale Ferrara era già previsto – con una nuova viabilità interna negli spazi dove oggi sorge l’Unipol Domus che ha comportato un aumento pazzesco dei costi della parte pubblica, l’infrastrutturazione circa 45 milioni di euro, e in più una modifica consistente all’intervento sullo stadio che è vincolato alla nuova viabilità. […] La parte pubblica per legge non può partecipare oltre il 49%, e già oggi sommando i costi che dovrebbero essere sostenuti da Comune e Regione, tenendo anche conto che le aree sono pubbliche, siamo a cifre molto alte di cui è necessario tenere conto.» Preoccupazioni anche per l’utilizzo dei fondi del PNRR: «Per il Comune di Cagliari ci sono 200 milioni di euro, che potrebbero consentire tanti interventi che però hanno già dichiarato che non riusciranno a fare. Su questi temi non c’è un confronto politico e non c’è un disegno: sembrano tutti interventi parcellizzati e sembra che si navighi a vista, senza un programma organico. Le opere devono però essere concluse entro il 2023 e con questi tempi di realizzazione il rischio è di perdere la possibilità di utilizzare queste risorse.»

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