Cagliari, ecco il nuovo PUC: quale visione per la città del futuro?

Dagli spazi verdi al litorale, dai beni culturali all’uso degli immobili dismessi e alle nuove costruzioni, dalla riqualificazione delle zone degradate alle nuove aree edificabili: è in programma per la giornata odierna l’approvazione del nuovo PUC, il Piano Urbanistico Comunale, il più importante strumento di pianificazione territoriale che determinerà gli interventi nella città nei prossimi anni e che l’amministrazione cagliaritana sta adottando nella sua versione preliminare: ne abbiamo parlato all’interno della puntata di Extralive con Guido Portoghese, consigliere di opposizione al Comune di Cagliari: «Abbiamo già manifestato nel dibattito di ieri il nostro voto di astensione, anche se abbiamo sottolineato che questo PUC preliminare riprende le linee guida che avevamo votato in Consiglio comunale nel 2018. Un iter che era stato avviato nella passata consiliatura. Rispetto al precedente piano questo però apre alla possibilità di nuove residenzialità attorno alla città, principalmente lungo gli assi viari di viale Elmas e viale Monastir e nella piana di San Lorenzo, con un consumo di suolo e nuovi costi che a nostro avviso sarebbero evitabili puntando sulle riqualificazioni dell’esistente. È difficile che la città possa crescere nel numero di abitanti e anzi sarà già un risultato importante se riusciremo a contenere l’emorragia di abitanti. Le statistiche dicono che il 3% delle volumetrie esistenti in città è inutilizzato: stiamo parlando di diversi milioni di metri cubi che potrebbero essere utili alle nuove esigenze della residenzialità.» Tante le iniziative positive: «Ci saranno tanti interessanti interventi previsti sul fronte mare, in gran parte già iniziati: rimane tutta la zona di Sant’Elia e Calamosca da riconnettere al Poetto. Una grande partita si giocherà anche sul riutilizzo dei beni militari dismessi. È stato pensato l’utilizzo di lagune e canali per dei servizi di trasporto, con una doppia funzionalità, di tipo turistico ma anche di trasporto pubblico.» Diverse le carenze invece dal punto di vista della mobilità e dei trasporti: «Vengono evidenziate le criticità ma non vengono individuate le soluzioni: è fondamentale ad esempio che nell’area di piazza Matteotti venga organizzato un terminal per i bus urbani ed extraurbani. L’altra questione è quella del tunnel di via Roma, che è stato riproposto. A nostro avviso sarebbe invece preferibile dirottare gli alti volumi di traffico che oggi insistono su questa arteria fuori dalla città ed evitare quindi la realizzazione del tunnel: grandi città come Barcellona o Marsiglia non hanno un tunnel tra il porto e la città ma hanno puntato su una viabilità più leggera e non di attraversamento come è da noi attualmente.»


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