Uno sguardo sui saperi e i mestieri legati al mare fin dall’antichità, alcuni dei quali ancora vivi, altri scomparsi: dai naviganti ai costruttori di imbarcazioni, dai pescatori ai raccoglitori di spugne e coralli, ai cacciatori di murice e tintori, tessitori di bisso, rais e tonnarotti, ma anche inventori, fonditori e produttori di metallo, mercanti e contrabbandieri, pirati e corsari, guerrieri, schiavisti e traghettatori di uomini, migranti ed esploratori. A Cagliari dal 10 al 11 giugno negli spazi del Centro d’Arte e Cultura Il Ghetto e il 12 giugno a Pau, al Museo e Parco dell’Ossidiana, arriva l’edizione 2022 del Sardinia Archeo Festival, evento organizzato dall’associazione culturale Itzokor con il contributo della Fondazione di Sardegna: tre giorni di incontri con archeologi e studiosi per riscoprire il nostro mare attraverso le sue storie. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con l’archeologo Matteo Tatti, tra gli organizzatori della rassegna: «Uno degli scopi è mettere in dialogo l’archeologia con gli altri saperi, le altre discipline che si interessano dell’uomo, con uno sguardo al passato ma anche al presente. Faremo dialogare archeologi con antropologi, storici, geografi, ma avremo anche musicisti e danzatrici. Tra i tanti temi parleremo di come sia possibile raccontare e valorizzare il patrimonio archeologico subacqueo, analizzando un esempio importante come quello di Cartagena in Spagna…»
info e programma completo / sardiniarcheofestival.it
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