In Sardinia: an unexpected journey in Italy – Jeff Biggers a Radio X

“Tutto è cominciato con un anno sabbatico ad Alghero, a cui sono seguiti cinque anni di ricerche. Dopo trent’anni di viaggi, finalmente sono arrivato in questa terra, ed è stata una scoperta favolosa.” Il pluripremiato storico, giornalista e scrittore americano Jeff Biggers, accompagnato da Antonello Gregorini, fondatore di “Nurnet”, è intervenuto ai microfoni di Radio X per raccontarci il suo ultimo libro “IN SARDINIA: An Unexpected Journey in Italy“, volume interamente dedicato all’isola, al momento disponibile solo in lingua inglese, che in un viaggio tra storia e scoperte archeologiche che riscrivono la storia del Mediterraneo, si addentra nella cultura e nella letteratura della Sardegna: «Se ruotiamo la cartina di 90 gradi ci troviamo con il continente africano a destra e l’Europa a sinistra. In mezzo, al centro di questo corridoio molto importante troviamo la Sardegna. Ed è così che scopriamo la vera storia di questa regione. Per il mio viaggio ho usato anche la mappa dei nuraghi creata da Nurnet nel 2013: una mappa che segnala i migliaia di monumenti nuragici e neolitici presenti nell’isola e che ci testimonia quanto sia antica la storia di questa terra.»

Conosciuta per le sue coste mozzafiato, l’isola attrae viaggiatori e avventurieri da tutto il mondo: il libro di Biggers ci offre però uno sguardo più profondo e autentico, immergendosi nel tessuto culturale e artistico della Sardegna: «C’è una scrittrice molto importante che si chiama Nereide Rudas, che trent’anni fa ha scritto un libro in cui si interrogava sul perché un’isola così piccola potesse esprimere così tanti talenti nella musica, nella letteratura e nell’arte, da Grazia Deledda ad Antonio Gramsci, a Emilio Lussu, a Salvatore Satta: io ho sentito l’esigenza di continuare questa lista e aggiungere nuovi scrittori, musicisti e artisti, come lo stilista Antonio Marras. Ho provato a ribaltare il punto di vista per guardare l’impatto della Sardegna e dei sardi sul mondo. Quando ho deciso di fare il mio anno sabbatico in Sardegna tutti i miei amici a Roma, Milano e Bologna mi hanno chiesto perché: pensavano che non ci fosse niente da fare o da vedere dopo una settimana in spiaggia. Ecco, io ho scritto questo libro soprattutto per gli italiani, per fargli capire quanto questa terra sia importante anche per loro. Ci sono ancora tanti buchi nella storia, pezzi che ci mancano per capire veramente cos’è la Sardegna. È importante parlare non di Sardegna ma di Sardegne: esiste una favolosa diversità, una diversità che ci ha insegnato un grande scrittore come Sergio Atzeni.»

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