Is Mirrionis, spazi in condivisione per cittadini e associazioni: al via il progetto “NeighbourHub”

Un modello di gestione innovativo per la cura e l’uso condiviso dei beni comuni urbani, per la realizzazione di un distretto socio-culturale diffuso nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele che consentirà di dare nuova vita ai tanti spazi pubblici oggi sottoutilizzati o in disuso offrendo l’opportunità ad associazioni, cittadini e imprese di ottenere l’uso temporaneo per attività rivolte al pubblico come eventi, spettacoli, incontri culturali, corsi, laboratori, ma anche per servizi di assistenza e di cura delle persone o dell’ambiente urbano: sarà presentato al pubblico il prossimo 21 ottobre (ore 16) negli spazi dell’Aula Magna di Ingegneria e Architettura di Piazza D’Armi, “NeighbourHub“, progetto nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari e numerose associazioni socio-culturali che operano nella città e finanziato dalla Fondazione di Sardegna nell’ambito del bando Sviluppo locale.

Una piattaforma digitale per l’accesso agli spazi – Con NeighbourHub sarà sviluppata una piattaforma per la gestione e l’automazione delle procedure di concessione in uso temporaneo degli spazi per attività di interesse pubblico, e per la comunicazione pubblica sulle attività e iniziative del Distretto. La piattaforma consentirà ai soggetti proponenti delle attività culturali e socio-sanitarie di fare proposte e “prenotare” gli spazi per le attività attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva che permette la visualizzazione degli usi, delle assegnazioni e delle disponibilità di spazi in tempo reale.

Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con Emanuel Muroni: «NeighbourHub è un modello per agevolare l’incontro tra attività in cerca di spazi e spazi in cerca di attività: domani presenteremo la mappa degli edifici pubblici che potranno essere resi disponibili in breve tempo e il regolamento per il loro utilizzo. Sono già oltre 20 le associazioni ad aver aderito in maniera viva e propositiva a questo progetto: persone che hanno voglia di partecipare al lavoro di riqualificazione del quartiere che parte dalla base e dal quartiere stesso. Non solo associazioni ma ogni cittadino che vuole offrire il proprio contributo avrà la possibilità di partecipare a questo processo.»

info / unica.it

ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA