“Abbiamo voluto utilizzare la tecnologia della realtà aumentata per raccontare l’angoscia dei viaggi verso l’ignoto di chi si ritrova a fuggire dalla propria casa e attraversare il mediterraneo”.
Non propriamente un film, ma più un esperimento narrativo che attraverso la realtà aumentata vuole raccontare da un nuovo punto di vista l’odissea delle migrazioni: è questa l’idea del cortometraggio “Mare Nostrum. L’incubo” ideato e diretto dall’attrice e regista Stefania Casini e interamente girato con videocamere 360° tra Cagliari, Sant’Antioco e le miniere di Montevecchio. Un progetto di cinema immersivo che è orientato a sensibilizzare i giovani sul tema dell’immigrazione, dell’accoglienza e alla necessità del soccorso in mare e che sarà disponibile gratuitamente sull’Oculus Store.
Ne abbiamo parlato a extralive mattina con Sergio Benoni e con l’autrice, Stefania Casini.
ASCOLTA L’INTERVISTA
Podcast: Download