Mobilità ciclabile, la denuncia della FIAB: «A Cagliari piste interrotte o realizzate male, serve una vera mobilità alternativa»

Piste ciclabili interrotte, poche rastrelliere e percorsi disseminati di insidie, tra auto parcheggiate e caditoie sotto il livello dell’asfalto: Virgilio Scanu, presidente della sezione di Cagliari e coordinatore regionale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è intervenuto ai microfoni di Radio X per fare il punto sulla viabilità ciclabile in città dopo le recenti polemiche legate al rifacimento del manto stradale di via Sonnino: «Ci aspettavamo che in questa fase, dopo i lavori, ci fosse un miglioramento della pista, tra le prime a essere state tracciate nel 2013 sull’asfalto preesistente. Noi chiediamo e abbiamo sempre chiesto al Comune un dialogo progettuale: i fondi per la mobilità ciclabile ci sono e sono tanti, ma non serve solo realizzare “metri” di pista, ma fare in modo che la viabilità venga realizzata nel modo giusto. È inutile realizzare delle piste senza dare continuità ai percorsi: è anzi un boomerang, perché poi ci fanno notare che le piste non vengono utilizzate. Se a Cagliari non c’è ancora una vera mobilità urbana alternativa è perché l’utilizzo della bicicletta per andare a lavoro e non solo per hobby risulta complicato.» Oltre alle piste che si interrompono, in città mancano le rastrelliere: «Chi viaggia ha visto che in tutto il mondo ci si sta orientando verso una mobilità sostenibile, dalla ciclabilità alla pedonalità alla micro-mobilità: Cagliari dovrebbe essere d’esempio per tutta la Sardegna, ma sembra invece che questa città non voglia crescere».

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