“Dallo scorso anno ho sentito l’esigenza di andare a scuola di sardo. Perché pur avendo una capacità di comprensione totale, e anche un po’ di tutte le varianti, sul parlare sono da 7+, ma sulla scrittura ero da zero spaccato. E proprio a lezione mi si è accesa la lampadina…”
È stato presentato nei giorni scorsi all’EXMA “Oja, o ma’” adattamento teatrale della versione in lingua sarda del libro “Mia madre e altre catastrofi” edita da Ilisso e tradotta da Cristian Urru, che ha visto in scena Lia Careddu, Elio Turno Arthemalle, Rossella Faa, Francesca Saba, Giacomo Casti e Fabio Marceddu del teatro dallarmadio che ne ha curato la regia. Una riedizione che in tre settimane dalla pubblicazione ha venduto più della metà delle prime 3000 copie e che lascia presagire nuovi successi per il prossimo futuro.
Ne abbiamo parlato in studio con Francesco Abate, ospite di extralive in compagnia di Sergio Benoni, Andrea Prost e Vito Biolchini.
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