Quirinale – Romina Mura a Extralive: «Le schede bianche significano che c’è un dialogo, proveremo a far eleggere Draghi»

Romina Mura, parlamentare del PD, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Extralive, in compagnia di Sergio Benoni e Giovanni Follesa, per analizzare la seconda giornata di votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica: «Nella giornata di ieri non è successo nulla, ma quelle oltre 600 schede bianche ci dicono che le forze politiche stanno provando a ragionare. Siamo nella fase del dialogo, anche se è ancora lontana ancora la decisione definitiva. La cosa importante è però che questo dialogo ci sia, perché la storia repubblicana ci insegna che quando non c’è un’elezione alla prima votazione bisogna tessere, e in questo parlamento è molto complicato. Anche il Covid ha impattato su questa elezione: non c’è quel clima e quella sacralità che ci fu per l’elezione di Sergio Mattarella; e poi siamo un parlamento a fine legislatura, alla vigilia di un nuovo parlamento che sarà riparametrato, passando da 945 a 600 parlamentari. Noi abbiamo Mario Draghi che è una figura importante per le prospettive del Paese e anche per gli scenari internazionali, e ovviamente l’ipotesi che possa transitare verso il Quirinale crea la terza variabile che rende ancora più complicato il percorso. Il dialogo, che c’è, tra tutte le forze politiche è importante e credo che ci porterà alla soluzione. Stiamo vivendo un periodo di crisi, il Paese ha bisogno di risposte e c’è la necessità di un nuovo presidente. Sarà difficile un’elezione nella giornata di domani, dobbiamo aspettare che si arrivi alla quarta votazione, in cui dai due terzi dei componenti dell’Assemblea, ovvero 673 voti, sarà richiesta la maggioranza assoluta, 505.» Il nodo Draghi e gli scenari che ruotano attorno a una sua possibile elezione: «Draghi al Quirinale significa un nuovo governo. Si sta provando a creare le condizioni per portarlo al Quirinale, ma per farlo c’è bisogno di un nuovo governo che lo sostituisca. Non vi posso dire esattamente cosa sia successo ieri nell’incontro tra Letta e Salvini, ma io penso che la partita sia molto difficile. Ricordiamoci che questo governo reggerà solo se saremo in grado di eleggere il presidente della Repubblica: dobbiamo tenere in piedi la stessa maggioranza che oggi sostiene il governo Draghi. Questo è il segreto per non “rompere tutto”.»

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