Rimpasto sì, ma quando? Le notizie continuano a rincorrersi all’interno del palazzo della Regione, con il presidente Solinas alle prese con una maggioranza in cui sono cambiati gli equilibri e non mancano i malumori. Per farci raccontare le novità della telenovela più seguita dagli appassionati di politica sarda, all’interno della puntata mattutina di Extralive siamo tornati a buttare giù dal letto la giornalista di SardiniaPost Alessandra Carta, che ci ha svelato nuovi retroscena su possibili nomine, equilibri e disequilibri interni al palazzo, a poche ore dalla fine delle consultazioni in corso in viale Trento: «Queste sono le nostre convinzioni: Solinas deve accontentare l’UDC, per mantenere i nuovi equilibri in Consiglio regionale. Il partito di Giorgio Oppi è infatti passato da 3 a 6 consiglieri, ma ha ancora un solo assessore. La Lega, che conta 7 consiglieri, ha invece tre assessorati: un’anomalia enorme che derivava dal debito di riconoscenza nei confronti di Salvini, che ha appoggiato la candidatura di Solinas. Il presidente della Regione però non ha molte armi a disposizione oggi, dato che la Lega non si può toccare. Dovrà togliere quindi gli assessorati ai partiti più piccoli, come Sardegna20Venti di Stefano Tunis, movimento che oggi si ritrova con un solo consigliere ma può contare sull’assessorato all’Industria, che però non piace all’UDC. Ci sarà quindi probabilmente un doppio spostamento, con l’Industria che potrebbe andare ai Riformatori (che oggi contano un assessore e due consiglieri). I Lavori pubblici probabilmente andranno a Fratelli d’Italia che hanno oggi l’assessorato all’Ambiente: un assessorato che tanto piace a Oppi e che dovrebbe andare a Pietro Moro o a Gian Filippo Sechi, consigliere UDC della prima ora. L’eventualità di un cambio alla Sanità resta invece in mano alla Lega…»
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