Tra mare, arte e materia – Un caffè a Radio X con Francesco Meloni

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«Il cantiere è il luogo in cui il corpo dell’uomo si misura con la resistenza della materia e la vastità dello spazio, ma è anche il luogo in cui emergono gerarchie, alienazioni, speranze collettive. Attraverso il cantiere e il mare studio i meccanismi della vita: costruire e navigare diventano esperienze dello stesso respiro».

In questi giorni a Cagliari per l’inaugurazione della sua nuova mostra, Francesco Meloni è stato ospite di Ilene Steingut all’interno di “Un caffè a Radio X”, per raccontare il proprio percorso artistico e il profondo legame che unisce la sua opera al mare. Un dialogo in cui l’artista ha condiviso la sua visione della materia, del tempo e del paesaggio costiero come elementi vivi, capaci di trasformarsi e di restituire memoria: «Il mare è un archivio vivente, una memoria in movimento che restituisce forme, materiali e storie», racconta Meloni, spiegando come dalle derive marine nascano molte delle sue opere. Nei suoi lavori, il mare diventa allo stesso tempo fonte d’ispirazione e materia stessa dell’arte: legni levigati, ferri ossidati, corde e frammenti recuperati lungo le spiagge si trasformano in segni e installazioni che parlano di natura, trasformazione e tempo.

Con lui abbiamo parlato anche di “Cantiere. Materia vibrante”, l’ultima mostra dell’artista che sarà visitabile a Cagliari, negli spazi della Fondazione Bartoli Felter dal 30 ottobre al 21 novembre. Un percorso espositivo che invita a ripensare il cantiere come metafora del mondo, articolato in quattro macro-sezioni, che spazia dal comfort tattile di un interno domestico fino alla durezza del luogo di lavoro, e in cui Francesco Meloni, attraverso l’uso di diversi medium – fotografia, pittura, installazione, scultura, performance e musica – crea opere ibride che sfidano le convenzioni formali, invitando lo spettatore a riflettere sulla condizione umana e sul rapporto tra individuo e collettività.

info / francescomeloni.studio

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