Saranno le “Strade” il tema della nona edizione del Marina Cafè Noir, festival di letterature applicate in programma a Cagliari dal 15 al 18 settembre. Da percorrere insieme Loriano Macchiavelli, Thierry Fabre, Serge Latouche, Michela Murgia, Uliano Lucas, Gian Maria Testa, Mario Dondero, Maurizio Blatto, Nina Mimica, Matteo Guarnaccia, Pinuccio Sciola, Otto Gabos, Loredana Lipperini, Paul O’ Connor, Claire Devers, Stefano Giaccone, Marzio Bertotti, Giacomo Sferlazzo, Davide Dutto, Alessandro Negrini, Marcello Fois, Antonello Salis e gli artisti, artigiani, scrittori, musicisti e abitanti della città di Cagliari.
“Strade”, dunque, per provare a rilanciare questa parola contenitore, ampliandone il concetto e integrandolo al senso dell’universo mondo, con le sue vie, le sue rotte e le sue mappe, siano esse reali o fantastiche. O anche per costruire nuovi tragitti o per fuggire da quelli che ci stanno stretti. Strade per incontrare, scambiare e accogliere, e per condividere la ricchezza comune.
Tra i progetti, la conservazione della memoria, con gli omaggi ai piccoli e grandi uomini della nostra storia e non solo: da Gramsci a Miguel Hernandez, poeta rivoluzionario morto nelle carceri franchiste fino al nostro Francesco Biamonti, scritture ligure scomparso dieci anni fa passando per Luciano Binciardi, scomparso troppo presto 40 anni fa. E poi lo sguardo sul mondo: da un’economia della decrescita più solidale e condivisa da tutti teorizzata dal grande Serge Latouche fino al nostro Mediterraneo, terra di speranza per quelli che arrivano, al centro di grande rivoluzioni in nome della libertà, scandagliato dal lampedusano Giacomo Sferlazzo, dallo scrittore Thierry Fabre e da Marc e Dimitri Porcu, marsigliesi per scelta con Izzo nel dna. Ancora, si attraversano le strade del reportage, per non dimenticare le tragedie dell’ultimo secolo dalla Bosnia di Ziyah Gafic alla Sarayevo di Uliano Lucas, passando per la strage dell’11 settembre nel decimo dell’anniversario e il G8 di sangue di Genova.
Non poteva mancare il giornalismo d’inchiesta, dalla strage silenziosa su Quirra, con l’anteprima del libro di Maddalena Brunetti e Carlo Porcedda, fino ai temi caldi affrontati da Peace Reporter con Christian Elia e il giornalista dell’Espresso Paolo Biondani. Marina Cafè Noir batte le strade della cultura: quella dei festival che animano l’isola e l’intera Italia. Ne parleranno Marcello Fois, Palo Fresu e Pinuccio Sciola e la rete del Caffè sospeso. E non rinuncia allo sguardo delle donne che quest’anno sarà puntato sul teatro, con ospite Iaia Forte e Carolina Della Calle Casanova. Non poteva mancare la musica: due i big presenti lo chansonnier piemontese che spopola in Francia Gianmaria Testa e il nostro Antonello Salis. Tutti da scoprire invece i musicisti della Bandaran, il concerto finale a sorpresa con cui Chourmo saluta il pubblica del festival.
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