Black music nell’antica città fenicio-punica e romana con il Nora Jazz Festival, che si aprirà stasera alle 22 a tempodi swing con laGBOrchestra del trombettista Giorgio Baggiani, impreziosita dalle tonalità etnico-folk della voce di Sandra Ligas.
Un viaggio tra le sonorità afroamericane e il fascino della musica improvvisata che proseguirà domani, sempre dalle 22, con il concerto di Amii Stewart, stella internazionale del pop e della dance music salita ai vertici delle classifiche con le cover di “Knock on Wood” e l’intramontabile “Light My Fire”.
Sull’onda di quei successi scelse di trasferirsi in Italia: «la mia carriera è iniziata in Europa, vivevo fra Londra e l’Italia, dove però negli Anni ’90 quasi nessuno parlava l’inglese e per comunicare con le persone capii che dovevo imparare la vostra lingua. Poi ho conosciuto mio marito, che è romano e adesso abito tra Roma e la Sardegna: unaterra bellissima, con paesaggi sempre diversi, dalle coste agli ulivi scolpiti dal vento». Una data fatidica: «l’11 settembre ha cambiato tutto, nulla è stato più come prima. Viaggiando per il mio lavoro avevo visto quasi tutto il mondo due volte, ho capito che dovevo rallentare i ritmi: il mondo stava cambiando intorno a me, ma soprattutto sentivo la necessità di dare più peso ad altri valori nella vita che non il lavoro e la carriera». Da protagonista sul piccolo schermo, le sue apparizioni in televisione son diventate più rare: «non mi considero un’artista da reality, e negli ultimi anni si vedono quasi solo questi programmi: non ci sono più trasmissioni musicali,maspazi per i dilettantio almassimo per giovani emergenti, oppure come per gioco canta chi non canta veramente o balla chi non sa ballare. E’ l’era del Grande Fratello, Amici e X-Factor sono fantastici per la scoperta dei nuovi talenti ma nonci sono più occasioni per esibirsi come cantante, per esprimersi come artista. Mi capita di apparire in televisione all’estero, in Germania o in Francia, dove mi invitano a cantare». E poi il teatro: «i concerti dal vivo, e i musical come “Lady Day” sulla vita di Billie Holliday, cui sono molto legata, e “Jesus Christ Superstar”. Ho cantato al Teatro dell’Opera di Roma, con il mio trio jazz, in sestetto e con un’orchestra sinfonica, un’orchestra jazz». A Nora proporrà un repertorio fra soul e jazz, in attesa del prossimo disco, “Intense”, che uscirà in autunno.
E venerdì alle 22 l’ultima notte del Nora Jazz Festival sarà tutta per “the magic touch” del chitarrista statunitense Stanley Jordan.