La ventiquattresima edizione del festival Time in Jazz, ai nastri di partenza come di consueto sotto la sapiente direzione del suo ideatore Paolo Fresu, verrà inaugurata stasera alle 21 dal concerto “Chamber music”, che vedrà protagonista il duo composto dal maliano Ballakè Sissoko (virtuoso della kora, l’arpa africana) e dal violoncellista francese Vincent Segal in uno dei luoghi più ricchi di fascino dell’isola, la basilica romanico-pisana di Saccargia, immersa nella campagna di Codrongianos.
Anche l’edizione 2011 del festival, rinnovando una tradizione ormai consolidata, abbraccerà diversi comuni del nord Sardegna sgranandosi in un’ideale rosario di bellezza, oltre al centro nevralgico di Berchidda: Da Berchidda, a Olbia a Tempio Pausania, da Pattada a Ozieri a Ittireddu. In programma, fino al 16 agosto, dal mattino al pomeriggio, concerti, incontri culturali, happening letterari, performance multimediali e rassegne cinematografiche. Appuntamenti all’insegna dell’interscambio con l’alterità. Della contaminazione tra universi lontani ma, spesso, complementari. Con al centro un filo conduttore dominante, leitmotiv metaforico e “poetico” di ogni singola esibizione: la terra. Terra intesa come elemento primordiale, spirito viscerale e identitario di un popolo. Terra intesa come seconda pelle, come stato: «Uno stato che cambia da luogo a luogo e da continente a continente, come la musica che vi si produce», spiega lo stesso Fresu.
«Quest’anno a Time in Jazz la terra ha il sentore dell’Africa e del Brasile. Dell’Argentina e dell’America nera. Un viaggio a ritroso nel tempo e nelle geografie, il nostro. Sospesi tra la primitività del suono e la contemporaneità dei loop elettronici». E per incarnare questo spirito camaleontico e gitano, Paolo Fresu si è affidato a performer del calibro del pianista serbo Bojan Z e del virtuoso jazzista brasiliano Joao Donato, regalando alla rassegna la vena incontenibile del trombonista Gianluca Petrella, punta di diamante del jazz italiano, la cui esibizione è prevista per il concerto di Ferragosto nella piazza centrale di Berchidda (assieme a Bojan Z).
Da cerchiare in rosso sull’agenda, anche le date dell’11 e del 14 agosto: la prima prevede l’attesissimo concerto di Cristiano De André, che nei verdi giardini dell’Agnata, rivisiterà il repertorio dell’indimenticabile padre. Il 14, invece, spazio al percussionista svizzero Pierre Favre, sul palco di Berchidda assieme al grande scultore Pinuccio Sciola. E saranno pietre sonore.