“Il teatro da camera” è diventato un appuntamento fisso nella programmazione della compagnia Il crogiuolo, necessità trasformata in virtù: la definitiva perdita dello storico Teatro dell’Arco ha portato il gruppo guidato da Mario Faticoni a diversificare i luoghi cittadini in cui proporre la propria produzione di spettacolo, dal Teatro Alkestis, allo spazio Riverrun, allo spazio Santa Croce, per citare solo quelli visitati negli ultimi mesi.
Tra questi l’Arco Studio resta luogo d’elezione, sia per la memoria storica che preserva al suo interno, sia per la caratteristica struttura che consente un doppio fronte di rappresentazione per accogliere programmazioni musicali e di prosa.
Un rapporto intimo quello che si crea tra il pubblico, una quarantina i posti disponibili, e gli artisti in scena, che prosegue nella convivialità del dopo spettacolo, tra i libri del centro studi e l’aperitivo.
Una rassegna che si avvale di due importanti collaborazioni, quella con l’associazione culturale Trespassing, che prosegue dopo la felice esperienza della stagione di Primavera e quella con il Conservatorio di Musica Pier Luigi da Palestrina.
Primo degli appuntamenti musicali realizzati in collaborazione con l’associazione culturale Trespassing, CLOSE TEXTURE con Takatsuna Mukai – violino elettrico e Silvia Corda – pianoforte e tastiere.
“Close Texture” è un concerto di improvvisazione elettroacustica in cui i due musicisti propongono una serie di paesaggi sonori legati ai generi più diversi. Gli strumenti vengono adoperati col loro suono naturale o processati dagli interventi dell’elettronica in un continuo gioco di spiazzamento.
L’improvvisazione è strutturata attraverso una trama (una texture) in cui gli elementi preordinati possono essere improvvisamente ribaltati dalle intuizioni del momento.