Blue bossa! :: Stolen Moments

L’impatto del jazz su tutta la musica popolare del mondo, o almeno del mondo “occidentale” è stato rilevantissimo, tanto da influenzare stili già presenti, e con forza maggiore nel centro e sud America, dove è sempre più o meno presente una popolazione e un retaggio afro-americano. Questa base comune ha creato le condizioni perché nel Brasile degli anni ’50 i giovani musicisti fossero attratti dalla musica americana, dal jazz e in particolare dalla sua versione “cool” e californiana, provando a innestare un certo tipo di attitudine e di suoni sul ceppo vitalissimo della Musica Popolare Brasiliana e del Samba. Questo gruppo di artisti e questa tendenza musicale fu subito chiamata “Bossa Nova”, la Nuova Onda.
L’operazione Bossa Nova diede prestissimo i suoi frutti, diventando dopo il “Latin Jazz” di matrice afrocaraibica forse il solo stile incorporato prontamente e con grandissimo e duraturo successo come opzione sonora nel “mainstream”, la corrente principale del jazz da allora in poi. E se il jazz viene in sostanza adottato da capaci artisti brasiliani, anche i jazzisti americani, ma in gran parte del mondo, inseriscono nel loro repertorio elementi brasiliani nel loro repertorio.
In questa puntata abbiamo scelto di proporvi qualche esempio di Bossa Nova nelle sue versioni variamente confluenti con artisti e situazioni del jazz.

TRACKLIST

  • 1) Blue Bossa – Joe Henderson/ Kenny Dorham 1962
  • 2) Bridges (Travessia) – Sarah Vaughan 1977
  • 3) Manha de Carnaval – Luiz Bonfà/Lalo Schrifin 1963
  • 4) Groovy Samba – Cannonball Adderley 1962
  • 5) Garota de Ipanema – Sergio Mendes 1964 6) Water of March – Lucian Souza 2007
  • 7) Sittin’ on the dock of the bay – Sergio Mendes Brazil ’66 1969
  • 8) Desafinado – Stan Getz/Charlie Byrd 1962
  • 9) Prelude to the afternoon of a Faun – Eumir Deodato 1972
  • 10) How Insensitive – Ella Fitzgerald 1981


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