La Fratellanza è uno dei concetti base della modernità, assieme alla Libertà e alla Eguaglianza, e si può dire che il jazz sia la musica che ha incarnato questi ideali in maniera concreta e anche simbolica, come nel caso dei “Four Brothers”, i sax dell’orchestra di Woody Herman nei tardi anni ’40, o la “Brotherhood of Breath”, big band anglosudafricana nata alla fine degli anni sessanta in cui però nessuno era effettivamente parente.
Ma la fratellanza è anche una condizione naturale e quindi anagrafica, e non sono pochi i musicisti jazz legati dal vincolo fraterno che hanno suonato insieme, stabilmente o occasionalmente.
In questa puntata presentiamo i grandissimi fratelli Nat e Julian “Cannoball” Adderley, che hanno guidato insieme per anni e anni uno dei gruppi fondamentali dell’hard bop, in un brano dedicato a Coltrane, intitolato appropriatamente “Brother John, e proseguiamo coi fratelli Marsalis, Branford e Wynton, con il magnifico Thad Jones, prima con il fratello maggiore, il pianista Hank e alla fine della puntata con Elvin, eroe della batteria. Sono da ascoltare anche i fratelli Stanley e Tommy Turrentine, fiati del gruppo di Max Roach e tromba e sax come gli Adderley e come gli smaglianti Brecker Brothers, con Randy alla tromba e Michael al sax tenore. Anche i tre fratelli Montgomery, Monk al vibrafono, Buddy al basso e Wes alla chitarra, hanno realizzato incisioni meritevoli di essere riscoperte, e passando ai tempi recenti anche il crooner-chitarrista John Pizzarelli include il fratello bassista Martin nel proprio quartetto.
State in ascolto!
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