Il Blu è il colore che più di tutti ricorre nei titoli e nelle canzoni americane e forse di tutto il mondo, probabilmente per la definizione, comune e certamente non casuale, del Blues come uno stato d’animo malinconico e insieme come il genere musicale più radicalmente e autenticamente neroamericano.
Da questa osservazione abbiamo tratto lo spunto per la scaletta del ventiduesimo appuntamento con STOLEN MOMENTS, iniziando con Volare, la canzone italiana più famosa nel mondo, capolavoro di Mimmo Modugno il cui vero titolo è “Nel Blu dipinto di blu”, qui dipinto in un blu ancora più profondo dal sensazionale trio di Oscar Peterson.
“What did I do to be so black and blue?” è una domanda ricorrente che, ad alta voce soul, si pone anche il grandissimo Lou Rawls e mentre anche la “Sweet Dulcinea Blue” si colora per il donchisciottesco Kenny Wheeler, il sax tenore di Harold “Tina” Brooks ci ricorda da parte si trova il “True Blue”.
Il blu è merlettato dagli arabeschi della tromba di Lee Morgan nella danzante Blue Lace dei Jazz Messengers, ed è congenito nella Born to be Blue dell’elegantissimo Mel Tormé, ma torna ad essere concreto nella elettrica Blue Matter di John Scofield.
“Am I blue?”. Se lo chiede Helen Merrill e si alza la nebbia blu della “Blue Haze” dell’inconfondibile divino Miles Davis. Il classico “Little Girl Blue” è ripreso dalla ironica vocalità di Anita O’Day e infine Sonny Rollins con Max Roach chiudono le danze con la loro Bluesnote.
Enjoy!
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