A place for art: il Ghetto ospita gli studi d’artista di Simone Dulcis, Lea Gramsdorff e Francesca Randi

Lea Gramsdorff, Simone Dulcis e Francesca Randi - al Ghetto sino al 27 luglio

Non una semplice mostra ma un progetto che ha l’ambizione di trasformare il Centro di via Santa Croce in un luogo dove l’arte non solo si espone ma si produce: è questa l’idea dalla base di “A place for art – Studi d’artista al Ghetto“, rassegna che dal 27 giugno al 26 luglio 2020 e a seguire sino al 18 ottobre ospiterà non solo delle mostre ma trasformerà il centro culturale in uno studio e una casa per 9 artisti, che mese dopo mese si alterneranno a gruppi di 3 per lavorare all’interno degli spazi del Ghetto dando la possibilità ai visitatori e al pubblico non soltanto di vedere i lavori finiti ma di vivere direttamente la creazione delle opere d’arte. Il primo terzetto vedrà confrontarsi e dialogare la pittura informale di Simone Dulcis, con l’intimità del linguaggio simbolico e rarefatto di Lea Gramsdorff, e il surreale e onirico della fotografa Francesca Randi.

Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive mattina con Simona Campus e con Efisio Carbone, curatori del progetto: «Conosciamo tutti le difficoltà del momento e sappiamo da quale situazione stiamo provando ad uscire e sappiamo anche quanto i musei siano stati coinvolti nella necessità di rimodulare la propria funzione: naturalmente le risposte possono essere diverse ma ci è sembrato importante ricominciare dal senso di comunità artistica, dal ritrovarci anche fisicamente e ricompattare questo tessuto artistico. Anche se attraverso gli strumenti del web abbiamo continuato a restare in relazione, abbiamo sentito l’esigenza di tornare a farlo in presenza. […]»

info / consorziocamu.it

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