Quattro giornate, dal 9 al 12 febbraio, per un ricco programma di iniziative religiose e civili: hanno preso il via nel quartiere Marina i festeggiamenti dedicati a Sant’Eulalia. Accanto alle celebrazioni liturgiche, anche una serie di appuntamenti patrocinati dall’associazione Sant’Eulalia dedicati alla vita e alla storia del quartiere: incontri con i giocatori del Cagliari Calcio per parlare di sport come veicolo di integrazione, dibattiti e mostre sui bombardamenti che devastarono la città durante la seconda guerra mondiale, approfondimenti cui prenderanno parte esperti e studiosi. A chiudere la rassegna un pranzo comunitario aperto a tutti i cittadini. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con l’architetto Marco Cadinu, tra gli ospiti della rassegna: «Faremo un incontro sabato mattina al Teatro di Sant’Eulalia per parlare della storia del nostro quartiere. Sotto la chiesa ad esempio corre un’antica strada Romana, e più che di Marina sarebbe opportuno parlare di Marine: tanti quartieri costruiti uno sopra l’altro nei secoli, con la città aragonese costruita sopra la città pisana o quella giudicale.» Un incontro che sarà anche occasione per cercare di capire le ragioni dei recenti fatti di cronaca legati al rischio di crolli in via Dettori: «Sotto la Marina non passano solo antiche strade abbandonate, ma anche acqua abbandonata. […] Gli Aragonesi che vinsero sui Pisani e conquistarono Cagliari, decisero di ampliare la città, con una grande lottizzazione che è quella della parte bassa della Marina. Tutta la parte da via Sardegna a via Napoli è aragonese e ha dato un nuovo volto alla città. Gli aragonesi ricostruirono anche il porto e di questo parleremo sabato mattina, guardando anche alle linee, non tracciate a caso ma coordinate con la monumentalità precedente. E parleremo anche di quella strada curiosa, via Napoli, la “via Demora” che era la strada del rientro a casa e da cui si vede il campanile della cattedrale di Cagliari.»
info / Mutseu – Museo di Sant’Eulalia / Il programma completo
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