Un noir ambientato in un futuro distopico, o forse utopico, in cui la Sardegna ha ottenuto l’indipendenza dallo Stato italiano: “Il confine al di là del mare” è il titolo del romanzo d’esordio di Irene Ghisu, autrice nuorese, ma cagliaritana d’adozione, e fondatrice dell’asilo bilingue italo-tedesco “Il Girasole” di Berlino. La nostra inviata Cristina Marras l’ha incontrata per scoprire di più su questo lavoro che indaga da una prospettiva diversa l’ipotesi indipendentista: «nel caso in cui si decidesse di rendersi indipendenti ci sarebbero comunque delle conseguenze: una di queste sarebbe sicuramente che in molti lascerebbero la Sardegna. Quello che ho cercato di fare nel libro è esprimere la varietà di posizioni che ci sono riguardo l’indipendentismo. Esistono due realtà sarde che sono molto importanti e non possono esistere l’una senza l’altra: una è quella urbana, di Cagliari, che ha poco a che fare con la realtà pastorale che molto spesso viene messa in primo piano quando si descrive la Sardegna. Ma la Sardegna è tutto questo: tanto Cagliari quanto Nuoro, quanto la Barbagia più profonda, Olbia o Alghero.»
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