Trecento milioni di euro da destinare alla sanità, all’agricoltura e ai territori danneggiati dagli incendi, al sistema aeroportuale, ma anche a lavoratori, operatori delle discoteche e organizzatori di eventi danneggiati dalle chiusure Covid: la legge “Omnibus” è stata approvata Consiglio regionale della Sardegna con 28 voti favorevoli e 18 contrari.
Ne abbiamo parlato in collegamento con Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale: «Difficile che la ragioneria riesca a far arrivare i soldi in breve tempo. Serviranno almeno 7-10 giorni affinché gli uffici capiscano realmente cosa sia stato votato. Inoltre alcuni stanziamenti sono legati a delle delibere attuative che richiedono tempo. Dopo la pubblicazione sul Buras, la giunta e gli uffici dovranno lavorare a queste delibere: sarà complicato riuscire a chiudere entro il 31 dicembre anche perché molti assessorati sono ancora sguarniti. Bisognerà vigilare per fare in modo che passino prima le cose più importanti e rimangano in attesa le questioni rimandabili all’anno prossimo.» «Visto che non c’è il tempo per fare i bandi, tutte le risorse che sino all’anno scorso venivano erogate tramite bando sono state erogate con una “modalità bancomat”.» Ritirati alcuni degli emendamenti che avevano fatto molto discutere, tra cui quello sul ripristino dei Consigli di amministrazione negli enti regionali, ma alcune voci destano perplessità: «Un esempio che può essere significativo è il fatto che si spenderanno 1.5 milioni per studiare l’effettiva fattibilità dei domini online di primo livello “.SRD”. L’emendamento più doloroso è stato quello riguardante i precari della regione: improvvisamente sono stati stanziati 4.5 milioni per finanziare nuovi contratti precari; un modo per ritardare il più possibile i nuovi concorsi pubblici…»
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