Covid19 – Francesco Agus: «In arrivo 256.000 dosi al mese ma la Sardegna non è pronta ad accelerare»

In Sardegna continua a procedere a rilento il piano delle vaccinazioni contro il coronavirus, con l’isola che resta agli ultimi posti per le dosi somministrate agli over 80. Le cause? Mancanza di organizzazione e un sistema che, complice la carenza di personale, fatica a gestire un incremento delle vaccinazioni giornaliere: «Il rischio è che con l’arrivo delle nuove dosi di vaccino (tra Pfizer, Moderna e J&J sono attesi 256.000 arrivi al mese a partire da aprile), la nostra macchina organizzativa non sia in grado di somministrarli.» Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale e componente della Commissione sanità in Consiglio regionale è intervenuto ai microfoni di Extralive mattina per un aggiornamento sulla situazione: «In Sardegna le regole non esistono, esistono solo le eccezioni: questo è il metodo con cui la sanità sarda sta gestendo il piano delle vaccinazioni. Stiamo provando a capire quale sia il criterio dell’ATS ma abbiamo scoperto che ogni territorio, ogni Hub, ogni singolo medico sta utilizzando delle regole diverse anche rispetto a quelle che ci vengono raccontate in Commissione. Non ci sono linee guida chiare e soprattutto non c’è controllo e rapporto tra l’Assessorato alla Sanità e l’ATS. Una situazione che ha portato a casi limite come quello di Bulzi, dove il sindaco ha vaccinato tutti gli over 80 quando la vaccinazione nell’isola non era ancora partita, o quello di Villasimius, dove per vaccinare 180 anziani, chi si occupa delle vaccinazioni in ATS ha pensato bene di portare 240 dosi di vaccino. Un po’ come quando si portano le paste dagli amici e per evitare brutte figure se ne prende sempre qualcuna in più…»

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