Cultura Plurale: dalla Sardegna un network per la valorizzazione del patrimonio locale

Una piattaforma che riunisce professionisti di settori diversi per agevolare la nascita di sinergie e sviluppare nuovi progetti, cercando di ridurre le distanze tra rappresentanti di istituzioni, artisti, organizzatori, associazioni: a Extralive mattina, con Sergio Benoni, Giovanni Follesa e con Paola Masala siamo andati alla scoperta di “Cultura Plurale” network innovativo e tecnologico pensato per favorire una più facile valorizzazione del patrimonio locale, che ha di recente lanciato un sondaggio dedicato al pubblico degli eventi culturali in Sardegna con lo scopo di analizzare le aspettative e comprendere la propensione alla partecipazione post-covid: «L’idea è quella di creare insieme e dal basso delle proposte per migliorare il sistema isolano. Durante il lockdown, questa comunità, che oggi conta 193 membri tra professionisti, figure istituzionali e associazioni, ha scelto di trasferirsi sul web in una piattaforma che potesse essere uno spazio dove incontrarsi e riflettere sulle idee del futuro che ci attende e con l’intento di co-progettare. Di recente abbiamo lanciato un sondaggio per cercare di captare le aspettative sul livello di partecipazione agli eventi culturali in questo periodo post-covid insieme a diverse realtà che organizzano festival o gestiscono sale: i dati sono interessanti e ci fanno capire quali sono i cambiamenti delle abitudini nel pubblico. Le persone hanno una gran voglia di tornare a partecipare agli eventi: il 74,5% dice che tornerà in breve tempo a fruire degli eventi culturali. Le attività più attese sono i festival all’aperto e i musei, seguiti da cinema e concerti. Il pubblico che ci ha risposto è in gran parte femminile.»

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