Dall’emergenza Covid al mito di Atlante – Francesca Mulas a Extralive

Francesca Mulas (foto Dietrich Steinmetz)

Emergenza Covid19 ma anche archeologia a Extralive mattina: ne abbiamo parlato con Sergio Benoni, Giovanni Follesa e con Francesca Mulas, a ridosso del discorso del Presidente Mattarella che all’assemblea dell’ANCI si è rivolto ai partiti e alle istituzioni facendo appello all’unità davanti a un nemico che si può sconfiggere solo grazie al contributo di tutti: «Non se ne può più di vedere maggioranze e opposizioni che litigano sulla gestione dell’emergenza. Sarebbe ora che finalmente si sedessero tutti insieme a ragionare in maniera costruttiva. Fortunatamente da qualche settimana il sindaco sta iniziando a comunicare il numero dei contagi e anche ad invitare al senso di responsabilità. È molto positivo che ci sia una trasparenza e una chiarezza nelle informazioni e gli ultimi dati ci confortano perché abbiamo un numero di contagi leggermente più basso rispetto alla media regionale.»

L’archeologa, giornalista e consigliera di opposizione al Comune di Cagliari si è soffermata anche sulla puntata di “Sapiens” programma in onda su Rai 3, che ha dedicato un approfondimento a “La vera storia dell’isola di Atlante” con diverse suggestioni che fanno riferimento alla Sardegna: «Sono molto scettica, come tutti gli archeologi: serve trovare le prove di ciò che si dice, e in questa teoria non ce ne sono. Tutte le analisi fatte sino ad oggi non hanno rivelato tracce del presunto tsunami che avrebbe dovuto lasciare tracce molto consistenti in tutta la Sardegna. L’ipotesi è molto suggestiva ma dopo 15 anni Sergio Frau non ha ancora portato prove. Ben venga comunque spingere sulle istituzioni perché finanzino delle campagne di scavi in Sardegna: negli ultimi anni abbiamo assistito allo smantellamento delle soprintendenze e abbiamo sempre meno persone e strumenti per portare avanti questi lavori.»

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