
È un viaggio a ritroso nel tempo tra sonorità anni ’80, alternative rock e chitarre quello che emerge dal nuovo Ep di Carlo Addaris, polistrumentista e autore cagliaritano classe 1974 con radici nel teatro e nelle arti performative che negli scorsi giorni ha pubblicato “Di abbracci, di pugni e di mani sul petto”: «Tra l’autunno e l’inverno scorso ho iniziato a scrivere delle cose nuove, tornando un po’ a certe atmosfere rock che sono state un po’ il mio primo amore. Un disco concepito in un periodo “pre-covid” che però oggi ha assunto un senso fatalmente più drammatico, in cui si parla di introspezione ma anche di voglia di uscire, di tornare a vivere all’aria aperta.»
Carlo Addaris è stato ospite di Extralive mattina insieme a Sergio Benoni e Giovanni Follesa per parlare della realizzazione di questo EP, distribuito da Le Officine: quattro pezzi, accompagnati dal videoclip del brano di apertura, “Basta amare” in perfetto stile anime, risultato di una collaborazione all’interno della piattaforma Fiverr, che ospita freelance specializzati in diverse discipline artistiche. «Quando ho concepito questo nuovo lavoro, l’idea era quella di fare una serie spettacoli live: un ritorno a delle cose che avevo un po’ abbandonato come le chitarre, le batterie vere. Andare sul palco e suonare in maniera anche molto fisica, che nell’ultimo periodo mi mancava. Il covid ha ovviamente cambiato tutto: i social e il web un po’ aiutano a non far spegnere le luci, ma non è la stessa cosa…»
info / Carlo Addaris – the page / Il disco su bandcamp
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