Divieti assurdi e poche rastrelliere, la denuncia della FIAB: «A Cagliari limitazioni che impediscono utilizzo bici come mezzo di trasporto»

Dalle multe salate per chi lega la bicicletta “al palo” alla mancanza di rastrelliere, sino al recente divieto di transito con mezzi ciclistici nelle aree di Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera: le associazioni dei ciclisti alzano la voce contro le carenze strutturali e sulle nuove regole in vigore nella città di Cagliari che ledono il diritto alla mobilità degli utenti in bicicletta. Virgilio Scanu, presidente FIAB Cagliari è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per fare il punto della situazione sulla mobilità alternativa in città: «Il tema più caldo al momento è legato al nostro ricorso al TAR sul regolamento che prevede il divieto e grosse multe per chi lega la bici al palo. Chi utilizza la bici come mezzo di trasporto deve avere la possibilità di “parcheggiare”. A Cagliari ci sono interi quartieri dove le rastrelliere sono totalmente assenti. Gli utenti in bicicletta sono discriminati.» Critiche anche sulle disposizioni che vietano l’utilizzo della bici sulla Sella del Diavolo: «Nella zona è possibile far coesistere la tutela del paesaggio con dei percorsi ciclabili. Cagliari con tutte le sue aree verdi è un paradiso che ha un potenziale enorme che però è necessario gestire: i percorsi ciclabili potrebbero diventare un attrattore turistico di rilevanza europea.»

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