Coronavirus – Con il superamento della soglia del 30% dei posti di terapia intensiva occupato da pazienti Covid, anche la Sardegna rischia ora di entrare nella zona “arancione”, con nuove restrizioni in arrivo per bar, ristoranti e per gli spostamenti. Ma qual è la situazione negli ospedali dell’isola? Quali le misure messe in campo dal governo regionale per contrastare la pandemia? Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive mattina in collegamento con Chicco Fresu, direttore di YouTG.
«La speranza, per evitare di cambiare “fascia”, è che il piano presentato venerdì scorso e approvato ieri dall’ATS, venga attuato nel corso delle prossime 48-72 ore perché altrimenti le valutazioni dei parametri nazionali porterebbero la Sardegna a una saturazione totale dei posti letto che è uno dei criteri fondamentali per determinare maggiori restrizioni. Solo ieri dal Santissima Trinità è partito l’ordine di acquisto per la centrale di monitoraggio dell’ossigenazione dei pazienti: si sta rincorrendo un peggioramento che non ci si aspettava. Il sistema di tracciamento e dei tamponi arranca e la percentuale di sintomatici sta salendo al 60%.»
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