
Un momento di riflessione per ricordare e per conoscere il percorso e le lotte che la donna ha fatto nei secoli. A Extralive mattina abbiamo aperto uno spazio di approfondimento sulla Giornata della donna con la scrittrice Rossana Copez: «Il primo passo per affrontare seriamente questa questione è la conoscenza. Conoscere tutto quello che la donna ha dovuto abbandonare per poter conquistare dei diritti, tutte le lotte che sono state fatte per avere dignità nella società: chi non conosce questo difficilmente sente dentro di sé una spinta che gli consenta di vedere la questione femminile come una questione ancora quasi totalmente irrisolta. Anni fa gridavamo “né puttana né madonna, solo donna”, ma questa dicotomia resta ancora pesantemente…»
«Oggi ci si deve chiedere per che cosa lottare: noi avevamo soltanto la manifestazione in piazza, adesso ci sono anche i social dove è possibile trovare tanti interventi molto interessanti. La lotta continua ma non è coordinata. Oggi, più che conquistare nuovi diritti dobbiamo difendere quelli che abbiamo. Auspico che le giovani generazioni riescano a coordinarsi come fecero anni fa. Quando la lotta femminile si annacqua, basta poco per perdere i propri diritti, soprattutto quelli sul proprio corpo: la 194 è sempre lì lì che pencola. Dobbiamo difenderla con le unghie e con i denti.»
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