«Covid-free una pia illusione. Lavorare sul valore del brand Sardegna» – intervista col Prof. Giuseppe Melis

«Dobbiamo tenere a mente che tutto il mondo si è bloccato. Il turismo non si è fermato solo qui da noi. In questa fase i territori devono cercare di mantenere una relazione con i turisti, con i propri clienti. Gran parte delle destinazioni ha cercato di lavorare sugli aspetti simbolici ed emozionali legati ai propri territori. Il desiderio di viaggiare non è venuto meno, anzi. Ma qui in Sardegna purtroppo ho rilevato, e non credo di essere il solo, degli errori: puntare tutto sul fattore “sicurezza” significa perdere di vista tutti quegli altri elementi di unicità e specificità che ci contraddistinguono e che ci potrebbero permettere di fare la differenza ed essere più appetibili rispetto alle altre destinazioni.»

Turismo in Sardegna – Come si comunicano le destinazioni turistiche ai tempi del Covid-19? Quanto è importante lavorare sul “Brand protection”? E che rilevanza ha il fattore “sicurezza”? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Melis, Professore associato di Marketing Turistico dell’Università degli Studi di Cagliari: «L’idea del territorio covid-free è una pia illusione, non è avvalorata da nessuno studio scientifico. Quello che dobbiamo fare è saper gestire queste situazioni e comunicarlo al meglio. […] In questa come in altre crisi inoltre abbiamo una grande opportunità legata all’allentamento dei vincoli comunitari sulla spendita delle risorse, che potrebbe consentirci di fare quegli investimenti che sino ad ora non sono mai stati fatti anche per quanto riguarda l’offerta e la diversificazione dei prodotti. Il fatto che noi abbiamo un turismo per l’80% basato sul balneare ci dice che su altri ambiti c’è ancora tanto da lavorare. Un esempio: nel 2017 lo Stato Italiano ha licenziato una legge, (9 agosto 2017 – n. 128) sulle ferrovie turistiche, ha cioè disciplinato per legge una serie di tracciati con questa destinazione, promuovendo il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. La Sardegna ha il 35% dei tracciati ferroviari turistici d’Italia: un’opportunità eccezionale per coinvolgere i territori e ampliare la nostra offerta.»

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