Un progetto che unisce neuroscienze e tecnologia per creare un dispositivo che grazie alla stimolazione del nervo vago riesce a trattare l’emicrania e ridurre lo stress: è questa l’idea grazie a cui i ragazzi di “Aura” si sono aggiudicati l’edizione 2020 del Contamination LAB. La Startup vincitrice, composta da Federica Donno (Ceo, psicologa), Roberto Pianu (Cto, ingegnere), Sara Cocco (Cmo, comunicazione) e Giovanni Granara (Cfo, Economia aziendale) porterà a casa premi per circa 10.000 euro e potrà usufruire di due mesi di stage all’interno dell’incubatore The Net Value.
Sul podio dell’edizione 2020 del Contamination Lab, percorso formativo per la creazione di cultura e idee di impresa orientato allo sviluppo di progetti innovativi organizzato dall’Università di Cagliari, anche le startup Bfix e Zoe. I progetti Claint e Capaye si sono invece aggiudicati i premi speciali del rettore e dell’ambasciata degli Stati Uniti.
La nostra inviata Cristina Marras è andata a intervistare i ragazzi del team vincitore: «Abbiamo finito la prima prototipazione del prodotto. Uno dei prossimi passi sarà il brevetto; contiamo di entrare nel mercato con un dispositivo perfettamente funzionante attorno al 2022. Il dispositivo, composto da un piccolo generatore da collegare a delle speciali cuffie, costerà attorno ai 200 euro. Quello che volevamo, e che siamo riusciti a fare era trovare un’alternativa all’unico rimedio oggi disponibile, cioè i farmaci. Possiamo prevenire e trattare questi disturbi.»
info / Contamination Lab UniCa – Cagliari / unica.it
ASCOLTA L’INTERVISTA
Podcast: Download