Turismo in Sardegna – Fausto Mura, Federalberghi: «Subito una campagna su radio e web per salvare una stagione disastrosa»

Il "Timi Ama" - a Villasimius

L’estate è ormai iniziata, ma quella che ci attende è una stagione turistica che prende il via tra grossi ritardi e un grande caos legato al sistema dei trasporti, a una comunicazione farraginosa e all’insularità che, a causa dei timori post-lockdown pesa sulla scelta della Sardegna come meta turistica. Quello del turismo è un comparto che nell’isola conta circa 100.000 buste paga, che se non confermate porteranno inevitabilmente gravi conseguenze economiche e sociali anche durante l’inverno. L’allarme arriva da Fausto Mura, presidente di Federalberghi per il sud Sardegna, intervenuto ai microfoni di Extralive mattina: «Il 15-20% degli alberghi non aprirà per questa stagione. Quelli che apriranno, da luglio, lo faranno solo per rispettare i contratti con i tour operator, le agenzie di viaggio e per non perdere i collaboratori migliori. Molte strutture inoltre sono in ritardo sulle opere di manutenzione, che normalmente si programmano durante i mesi invernali ma che a causa del lockdown non è stato possibile effettuare. Senza le prenotazioni poi vengono a mancare gli acconti e conseguentemente manca una liquidità che per molti è necessaria.» Una crisi accentuata anche da una comunicazione istituzionale confusa che ha generato un gran numero di richieste di delucidazioni sulle modalità di accesso all’isola, denuncia Mura: «Il turismo nazionale quest’anno è l’unica possibilità che abbiamo e purtroppo abbiamo avuto grossi problemi: i centralini di tutti gli alberghi sono stati presi d’assalto con richieste sui tamponi e sul passaporto sanitario. Dopo tutta questa confusione, oggi nell’immaginario collettivo italiano è rimasta l’idea che la Sardegna sia chiusa e purtroppo non è stata fatta nessuna promozione per ricordare che l’isola è a disposizione di tutti e accogliente come sempre. Sarebbe stata sufficiente una campagna su media “veloci” come radio e web, che riescono ad arrivare al grande pubblico in tempi rapidi, ma ad oggi tutto tace.»

Prenotazioni rimborsabili per incentivare gli arrivi: «Per questa stagione abbiamo eliminato completamente le prenotazioni non rimborsabili e abbiamo una grande elasticità nei confronti del cliente. La domanda però per quest’anno è veramente limitata. In questo momento siamo intorno al 20%, non di più. Per quanto riguarda il resto della stagione non si possono fare previsioni: gli alberghi avranno delle grosse perdite che sono già preventivate. Molti alberghi aprono solo per evitare di perdere i propri dipendenti e i contratti con i tour operator. Il campanello d’allarme che abbiamo lanciato non è stato recepito, soprattutto dalla politica…». Il presidente di Federalberghi si è soffermato anche sul “modello Sicilia”, regione che ha promosso un’iniziativa interessante per invogliare i viaggiatori a riscoprire le sue bellezze, “regalando” una notte ogni 3 pernottamenti in albergo: «Sta funzionando molto bene soprattutto per via dell’annuncio: si tratta di uno slogan di mercato che ha fatto capire che la Sicilia è pronta all’accoglienza. Non c’è stato invece da parte della Sardegna nessun annuncio di questo genere. Nelle aspettative del consumatore contano gli annunci, l’idea che ci facciamo conta molto più dei dati effettivi di mercato. Le prenotazioni per il mese di agosto si fanno adesso: serve una promozione a livello nazionale, che però non servirà a niente se non si agisce in fretta.»

ASCOLTA L’INTERVISTA