La demolizione della memoria e il problema storiografico in Sardegna – intervista con Fiorenzo Caterini

“Per quale ragione la storia della Sardegna è stata esclusa da quella italiana e da quella europea, al punto da trascurare personaggi come Eleonora d’Arborea e Grazia Deledda, o di far scomparire il Regno di Sardegna dalla genesi dello stato nazionale? Perché, quarant’anni dopo la loro scoperta, i Giganti di Mont’è Prama sembrano non aver trovato, tra le polemiche, la loro naturale collocazione nella storia? Per quale motivo argomenti come l’influenza della civiltà nuragica su quella etrusca o l’attinenza tra shardana e nuragici paiono incontrare resistenze ben oltre i fisiologici dubbi scientifici? Per quale motivo l’immenso patrimonio storico, archeologico e antropologico sardo, che potrebbe produrre effetti di rilievo sull’economia regionale, è misconosciuto e poco valorizzato? – La storia della Sardegna soffre un doppio oscurantismo: perché la più grande civiltà dell’età del bronzo è completamente trascurata dalla storiografia ufficiale, e perché viene negato che vi sia un problema storiografico in Sardegna.”

Ne abbiamo parlato in studio a Extralive mattina con Sergio Benoni, Andrea Prost e con Fiorenzo Caterini, antropologo e giornalista autore del libro “La mano destra della storia – La demolizione della memoria e il problema storiografico in Sardegna” che affronta la mancata presenza della storia sarda all’interno dei libri scolastici e più in generale nella storiografia italiana.

info / carlodelfinoeditore.it

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