Musica e socialità: ecco il Cagliari Open Choir, il primo coro aperto della città

«L’unico requisito è non essere stonati. Questo coro è uno dei pochi frutti positivi del lockdown. In quel periodo mi sono imbattuto nei video del Choir! Choir! Choir!, realtà canadese che negli anni è riuscita a radunare anche 5-6000 persone in piazza per dei grandi concerti di musica corale, e ho pensato che – nei limiti – sarebbe stato molto bello organizzare qualcosa di simile a Cagliari. L’idea è coinvolgere chiunque abbia la passione per il canto e il piacere di incontrare altre persone per condividere questa passione. Le canzoni che scegliamo di volta in volta devono ovviamente essere arrangiate per un coro, ma lo spirito non è quello dei cori tradizionali: noi non facciamo prove, ci riuniamo una volta al mese e proviamo a far accadere la magia.»

Dai Beatles ai Rolling Stones, da Lucio Battisti a Pino Daniele, da Cyndi Lauper a Crosby, Stills, Nash & Young: a Extralive – in compagnia di Sergio Benoni e Giovanni Follesa – abbiamo parlato di “Cagliari Open Choir“, il primo coro aperto della città. Un’iniziativa ideata e promossa dal giornalista Giuseppe Murru, con il supporto dell’arrangiatore Lorenzo Zonca e della maestra di direzione corale Stefania Pineider, fondatrice dello Studium Canticum: «Questa è un’iniziativa rivolta a tutte le persone che, anche solo per diletto, desiderano incontrarsi per cantare insieme. Gli iscritti oggi sono circa 250. Il prossimo appuntamento sarà il 25 febbraio alle 19:30, negli spazi del Ghetto, per cantare “Dubbi non ho” di Pino Daniele. Dal primo incontro abbiamo preparato 6 brani: l’idea è quella di organizzare un grande evento estivo per riunirci a cantare a squarciagola con centinaia di persone.»

info / Cagliari Open Choir su facebook /

ASCOLTA L’INTERVISTA