Progetto e destino: a Ulassai la prima Biennale d’Arte dedicata a Maria Lai

Venticinque artisti sardi in mostra uniti dal filo invisibile che lega l’arte ai territori e alle comunità: dal 2 giugno il Museo Stazione dell’arte e il Museo Camuc inaugurano la Prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai dedicata a Maria Lai. La mostra, intitolata “Progetto e destino“, accoglierà sino al 6 ottobre le opere degli artisti Silvia Argiolas, Irene Balia, Nicola Caredda, Ciredz, Crisa, Siro Cugusi, Roberto Fanari, Paulina Herrera Letelier, IDEM Studio (Ruggero Baragliu, Angelo Spatola, Samuele Pigliapochi) Silvia Idili, Marco Loi, Alberto Marci, Silvia Mei, Veronica Paretta, Paolo Pibi, Paola Pinna, Gianmarco Porru, Francesca Randi, Massimiliano Rausa, Giuliano Sale, Stefano Serusi, Danilo Sini, Marco Useli. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con Gianni Murtas, storico e critico d’arte e direttore artistico della rassegna: «Abbiamo pensato a una biennale per giovani artisti che ovviamente fosse anche un omaggio a Maria. La Stazione dell’Arte esiste perché Maria Lai ha fatto una donazione importante delle sue opere. L’idea era però di andare a guardare anche verso orizzonti contemporanei. Il titolo riprende un famoso saggio di Argan degli anni ’60 in cui si comincia a esplicitare il fatto che l’arte abbia un rapporto con il territorio ma non semplicemente in senso ambientale, ma in senso sociale. Un tema importantissimo per l’arte di fine secolo su cui Maria Lai ha lavorato tanto. Ci siamo quindi attivati per vedere come artisti più giovani che vivono il problema del rapporto con il territorio, potessero affrontare questo tema. Speriamo che questa biennale apra un ciclo, un percorso. In Sardegna oggi ci sono tanti artisti e tanti sono molto bravi. Molti però sono fuori dall’isola.»

info / stazionedellarte.com

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