Ritardi nei ristori alle aziende sarde, Piero Comandini: «Click-day ha privilegiato solo 15 grandi imprese, piccoli ancora senza soldi.»

Aiuti per le aziende sarde colpite dalla pandemia, per le piccole e medie imprese c’è ancora da attendere: l’allarme arriva dai dati relativi ai ristori che raccontano una situazione di grave carenza nell’erogazione dei contributi da parte della Regione. Su 9215 domande inviate dalle PMI infatti, risulta evaso solo il 18%; ancora più grave il dato relativo alle singole partite IVA, fermo all’8,9%. Ma quali sono le cause dei pesanti ritardi nell’intervento della regione a sostegno di alcuni tra i settori messi più a dura prova dalla pandemia? L’abbiamo chiesto all’interno della puntata di Extralive a Piero Comandini, consigliere regionale del PD che recentemente è intervenuto in aula su questi temi: «Oggi dovrebbe concludersi l’approvazione di una legge finanziaria senz’anima, senza prospettiva, senza una chiara idea di sviluppo della Sardegna che continua a prevedere una programmazione di soldi a pioggia che poi in qualche modo non arrivano nelle tasche dei beneficiari a causa di criteri di distribuzione poco chiari. Quella del click-day stata è una scelta sbagliata da parte della giunta: non si può fare un bando in questo modo, anche considerando che in molte regioni della Sardegna ancora non arriva la fibra. Ci sono territori in cui è stato più facile fare la domanda e tantissimi altri territori in cui non è possibile: un bando Resisto che ha privilegiato solo 15 grandi imprese turistiche, che hanno ricevuto subito i soldi, e ha lasciato indietro i piccoli: gran parte degli interessati oggi non ha ancora il denaro sul conto. E stiamo parlando di domande fatte per il 2020. C’è un problema di lentezza, e non sono stati previsti criteri veloci: i ristori si potevano basare su un dato oggettivo, che è quello del calo di fatturato. Si sono preferiti altri criteri e a oggi, dopo circa 2 anni, tantissimi operatori non hanno ancora i soldi. Dai dati in mio possesso mancano ancora 57 milioni di euro per poter garantire tutti quelli che hanno inviato la domanda…»

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