Sanità, Agus scuote la maggioranza: «Eletti per affrontare il disastro, ma in sei mesi non è stato fatto nulla»

“Il cambio di passo non si vede perché non c’è. I primi mesi di attività della nuova maggioranza, non hanno prodotto significativi miglioramenti, lasciando il sistema sanitario regionale in una condizione di sofferenza che col tempo diventa sempre più grave.” La denuncia non arriva dalle opposizioni ma da Francesco Agus, rappresentante dei Progressisti in Consiglio regionale, che ai microfoni di Radio X ha puntato il dito sulla mancanza di azioni incisive per fare fronte all’emergenza sanitaria in Sardegna: “Sebbene ci si aspettasse un cambio di rotta con l’inizio della nuova legislatura, la realtà dei fatti mostra una situazione immutata rispetto a sei mesi fa. Il deterioramento dei servizi è continuo”, ha dichiarato Agus, “e ogni giorno assistiamo a nuovi problemi senza che si vedano soluzioni concrete all’orizzonte. A volte è sufficiente che si licenzi o che dia le dimissioni un professionista per far chiudere un intero reparto.”. I problemi principali riguardano il progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro per il personale sanitario e la carenza di interventi strutturali per ripristinare i servizi chiusi negli ultimi anni. La crisi è particolarmente evidente nei reparti di ortopedia del Sud Sardegna, dove la chiusura di posti letto ha portato a una situazione paradossale: “Negli ultimi anni siamo arrivati ad avere 60-70 posti letto in meno, ma i pazienti continuano ad aumentare, costretti a sostare in barelle nei reparti, spesso lontani dalle cure specialistiche di cui hanno bisogno.” Agus ha sottolineato anche l’emergenza riguardante il personale ospedaliero, con professionisti che abbandonano il settore pubblico a causa di condizioni lavorative insostenibili e stipendi inferiori rispetto ad altre regioni: “I ritmi e le condizioni di lavoro sono inaccettabili e in questi mesi non è stato fatto niente per creare un’inversione di tendenza. Ci sono azioni che non è difficilissimo mettere in campo, mentre c’è qualche difficoltà maggiore sulla medicina territoriale, per cui abbiamo un enorme problema nel centro Sardegna che andrà risolto con altre azioni, più strutturali”. Agus ha criticato la gestione del personale sanitario, evidenziando una disparità di trattamento che penalizza chi lavora nei principali ospedali dell’isola, come il Brotzu e il Policlinico. Nonostante la disponibilità di risorse stanziate nella scorsa legislatura, non sono stati fatti passi avanti per garantire parità di retribuzione tra i lavoratori delle diverse strutture sanitarie. “Questa situazione ha portato a un esodo di professionisti, che rischia di compromettere ulteriormente la qualità delle cure”, ha affermato.

Un altro punto dolente riguarda la mancanza di azioni tempestive e incisive da parte del governo regionale. Agus ha evidenziato come, a fronte di problemi ormai cronici, l’agenda politica continui a dare priorità ad altri temi, relegando la sanità a un ruolo secondario: “L’unico atto portato avanti dalla Giunta, la proposta di legge sul “commissariamento”, fatica a trovare spazio nell’agenda del Consiglio perché è scritta talmente male da essere indiscutibile”.

L’esponente dei Progressisti ha lanciato un appello a prendere spunto dalle esperienze di altre regioni autonome, che hanno introdotto misure innovative per incentivare il personale sanitario a rimanere nel settore pubblico: “A Bolzano, per esempio, la regione offre alloggi a canone agevolato ai medici che lavorano in zone disagiate. Un’iniziativa che potrebbe essere replicata anche da noi per evitare il collasso dei servizi sanitari”.

Alla domanda su cosa fare per invertire la rotta, Agus ha risposto che è necessario agire subito. “Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono azioni immediate, come riaprire i reparti chiusi e garantire parità di retribuzione tra i lavoratori delle diverse aziende sanitarie”, ha ribadito. Inoltre, ha invitato il Consiglio regionale e la giunta a non perdere di vista la priorità della sanità, che deve tornare al centro dell’agenda politica regionale. Come Progressisti, ha concluso Francesco Agus, ci prendiamo l’impegno di continuare a premere per ottenere risultati concreti. “Siamo pronti ad assumerci la responsabilità di proporre soluzioni e fare pressione sul governo regionale affinché la situazione migliori”, ha affermato. “La sanità non è uno dei tanti temi di cui si deve occupare la regione, è il tema principale. Ignorarlo o sottovalutarlo sarebbe un errore epocale”.

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