«Scarlatti è un compositore che per tutti gli studenti italiani del conservatorio è una tappa obbligata, io ho sviluppato un rapporto viscerale sicuramente per il suo modo di essere cittadino del mondo e perché è stato un compositore avanguardistico che ha arricchito tantissimo la musica al pianoforte».
Il musicista cagliaritano e parigino di adozione Giulio Biddau è intervenuto ai microfoni di Extralive per raccontarci il suo ultimo lavoro discografico “Scarlatti to Scarlatti”, concerto per piano solo che rivisita la dimensione pianistica del compositore napoletano e che sarà presentato domenica 13 marzo alle 19 sul palco del Teatro Doglio: «È stato un percorso molto interessante che mi ha tenuto compagnia durante la pandemia; Emilia Fadini mi ha guidato in questo percorso di riscoperta di Scarlatti nel tempo, non tutti sanno che questo grande compositore si è tramandato in modo “oscuro”: sono rimaste poche notizie biografiche, nessun manoscritto originale e nell’Ottocento tra i vari passaggi la sua musica si è modificata. Io ho preso l’edizione in cui Scarlatti è stato trasformato di più in assoluto affiancandolo all’edizione più pulita ed è stato interessante vedere come Scarlatti è passato attraverso il filtro della Storia.»
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