L’argilla e la ceramica come mezzo espressivo per raccontare storie e affrontare temi importanti, con un punto di vista sul binomio tempo-città, e uno sguardo attento sul rapporto dell’uomo con la natura, l’energia e l’ambiente. Dal 28 settembre all’11 novembre negli spazi del Ghetto arriva “Temporary City” personale di Nicola Filia. L’artista classe 1975 originario di Carbonia, è stato ospite in studio a extralive con Efisio Carbone e Paola Mura, curatori della mostra per raccontarci in anteprima la storia di questo lavoro artistico che attraverso la scultura e l’installazione di opere in ceramica e altri materiali come il legno e la pietra passa dai bianchi boschi metafisici agli alberi carbonizzati fin dentro soffocanti città e strutture fatiscenti, sottolineando come
nel suo appropriarsi dei luoghi l’uomo compie sempre una violenza sullo spazio e la natura, rendendo difficile un equilibrio tra processi di antropizzazione e ambiente.
info / nicolafilia.com
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