Antonio Rezza in anteprima a Cagliari con Metadietro: «Da un uomo deficiente non può nascere un’intelligenza superiore» :: Un caffè a Radio X

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«I nuovi strumenti di comunicazione permettono alla mediocrità di sentirsi qualcosa. Chi non sa fare niente avrà sempre più spazio. Andiamo verso la globalizzazione dell’imbecillità… e i giovani riusciranno in quello che abbiamo fallito noi: diventare sempre più deficienti. Ma deficienza non è un giudizio, è perdita di efficienza.»

Accompagnato dalla sua consueta ironia corrosiva, Antonio Rezza ci ha raggiunto ai microfoni di Un caffè a Radio X per parlare di Metadietro, il nuovo spettacolo firmato insieme a Flavia Mastrella, che debutta in anteprima nazionale a Cagliari nell’ambito della stagione di Sardegna Teatro. Un progetto che attraverso uno sguardo lucido e provocatorio, punta il dito contro i nuovi strumenti di comunicazione e le tecnologie applicate alle relazioni: «Vedo ragazzi fieri di programmi creati dall’intelligenza artificiale come se li avessero inventati loro: decreta l’inabilità dell’essere umano».

Metadietro, però, non è uno spettacolo cupo: «Fa ridere in modo compulsivo», spiega Rezza, che sarà in scena insieme a Daniele Cavaioli, con un allestimento di Flavia Mastrella «spaziale, gravitazionale, dove si parla dell’assenza e della gravità». Lo spettacolo debutta alla Corte del Sole, spazio cinematografico trasformato in teatro: «È moderno come concetto, non si possono fare le stesse cose di una sala teatrale, ma faremo una cosa bellissima e ci sarà tantissimo pubblico».

L’anteprima cagliaritana precede la “vera prima” al Piccolo Teatro di Milano, e sottolinea il legame dell’artista con la Sardegna: «È una terra che ci ha sempre accolto con grande generosità, più intransigente perché staccata dal potere centrale. Troviamo però scandaloso che il Teatro di Sardegna non abbia uno spazio di riferimento. Ha prodotto i nostri spettacoli, siamo stati all’estero, siamo Leoni d’oro, e non ha un teatro a Cagliari: mi sembra strano». Per Rezza, nel mondo del teatro c’è un problema strutturale: «I bandi dovrebbero andare per merito, per quello che uno ha fatto. Lo Stato deve pagare gli spazi e le maestranze, ma l’artista non deve ricevere soldi diretti. Se l’istituzione ti paga, cade il presupposto del dissenso».

L’appuntamento con Metadietro è da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, con tre appuntamenti in programma alle 20:45. Domenica mattina, sempre alla Corte Del Sole, alle 10:45, nello spazio Mondadori Antonio Rezza presenterà anche il suo ultimo romanzo “Il fattaccio”.

info / sardegnateatro.it

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